Dopo quattro lunghi anni, la polizia britannica ha finalmente risolto il famigerato caso del furto di un water in oro massiccio del valore di 6 milioni di dollari.
L’espressione “Ciò che va, torna” sembrava avverarsi nel caso della scultura di water in oro di Maurizio Cattelan. Questo oggetto unico è stato rubato nel 2019 dal Palazzo di Blenheim, nell’Oxfordshire, in Inghilterra.
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In un momento dato, Edward Spencer-Churchill, il fondatore della Blenheim Art Foundation, esprimeva la sua convinzione che il magnifico lavandino dorato, soprannominato “America”, non fosse “la cosa più facile da rubare”.
Tuttavia, la banda composta da sette individui che ha fatto irruzione nel Palazzo di Blenheim nelle prime ore del mattino e ha strappato il water in oro massiccio completamente funzionante dal suolo ha dimostrato che si sbagliava.
Nel corso del tempo, le autorità sono riuscite a arrestare sette sospetti, ma finora non sono state formulate accuse formali legate al furto.
Nel 2021, Matthew Barber, commissario di polizia per la Thames Valley e la criminalità, ha dichiarato alla BBC che “recuperare il water sarebbe stata una sfida… Se si possiede così tanto oro, è probabile che qualcuno sia riuscito a disfarsene in un modo o nell’altro. Sarebbe meraviglioso se potessimo recuperarlo e restituirlo, ma personalmente non sono convinto che sia ancora nella stessa forma di prima”.
Sebbene sia possibile identificare e perseguire i responsabili del furto, il recupero del water in oro massiccio 18 carati si presenta come un compito praticamente impossibile. A tal proposito, concordiamo con Charlie Hill di Scotland Yard, un rispettato detective d’arte, che riteneva che il water potesse essere stato smantellato e fuso per produrre gioielli.
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